Leogang: Gwin impressiona con un bis. La “Prima” di Floriane Pugin
Due successi in tre gare, su due piste diametralmente diverse: Aaron Gwin sembra sempre più il dominatore della stagione 2011, dopo che domenica 12 giugno ha vinto la terza tappa di Coppa del mondo di downhill, a Leogang, staccando nettamente tutti gli avversari, con Gee Atherton secondo a due secondi e Greg Minnaar terzo, dopo una qualifica disastrosa, a cinque secondi e mezzo. Per Gwin, vincitore a Pietermaritzburg di qualifiche e finale, primo nella seeding run e quinto in finale per una caduta a Fort William, la leadership in Coppa si consolida grazie anche al miglior tempo in qualifica di ieri.
Salgono sul podio anche Steve Smith (secondo “top five” per lui in carriera) e Sam Hill, parso sottotono su una pista ripida e umida che dovrebbe calzargli a pennello. Danny Hart si conferma in palla con un sesto posto; Cédric Gracia rientra nei “top ten” dopo qualche anno di digiuno, chiudendo settimo. Ottimo 19esimo posto per il campione italiano Lorenzo Suding, al primo piazzamento tra i primi venti, nonostante un infortunio alla mano venerdì.
Grande lotta in campo femminile. Floriane Pugin, con una discesa perfetta in cui è riuscita a guidare pulito anche nelle sezioni più tecniche, ha colto il suo primo successo in World cup dopo aver vinto la manche di qualificazione ed essere partita per ultima. Prima di lei, Rachel Atherton era sull’hot seat, con un tempo che sembrava imbattibile. Al terzo posto, la vincitrice delle prime due tappe di Coppa Tracy Moseley. Myriam Nicole e Sabrina Jonnier completano un podio tutto franco-inglese. Jill Kintner, che era in vantaggio al primo intertempo, è caduta nella parte centrale del percorso e ha chiuso a fondo classifica.
Marco Milivinti, unico italiano in finale oltre a Suding, ha chiuso 73esimo a 41 secondi da Gwin a causa di una brutta caduta in un tratto tecnico nella parte alta del tracciato.
Risultati
UCI World Cup round #03, finale downhill, Leogang [Austria] – domenica 12 giugno 2011
Classifica finale uomini
1. Aaron Gwin (USA, Trek world racing) in 3’44”181
2. Gee Atherton (Gran Bretagna, Commençal) in 3’46”294 a 2”113
3. Greg Minnaar (Sudafrica, Santa Cruz syndicate) in 3’49”902 a 5”721
4. Steve Smith (Canada, Devinci global racing) in 3’52”123 a 7”942
5. Sam Hill (Australia, Monster energy – Specialized) in 3’53”406 a 9”225
6. Danny Hart (Gran Bretagna, Giant factory) in 3’53”434 a 9”253
7. Cédric Gracia (Francia, CG racing brigade) in 3’53”538 a 9”357
8. Justin Leov (Nuova Zelanda, Trek world racing) in 3’54”165 a 9”984
9. Sam Blenkinsop (Nuova Zelanda, Lapierre international) in 3’54”344 a 10”163
10. Brook MacDonald (Nuova Zelanda, MS – Evil) in 3’54”796 a 10”615
11. Josh Bryceland (Gran Bretagna, Santa Cruz syndicate) in 3’56”354 a 12”173
12. Steve Peat (Gran Bretagna, Santa Cruz syndicate) in 3’57”626 a 13”445
13. Marc Beaumont (Gran Bretagna, GT bicycles) in 3’57”761 a 13”580
14. Luke Strobel (USA, MS – Evil) in 3’57”901 a 13”720
15. Troy Brosnan (Australia, Monster energy – Specialized) in 3’58”013 a 13”832
16. Markus Pekoll (Austria, MS – Evil) in 3’58”984 a 14”803
17. Mickael Pascal (Francia, Morewood Unitedride) in 3’59”234 a 15”053
18. Julien Camellini (Francia, Sunn – Montgenèvre) in 3’59”345 a 15”164
19. Lorenzo Suding (Italia, Pila – Black arrows) in 3’59”350 a 15”169
20. Romain Paulhan (Francia) in 3’59”465 a 15”284
29. Matt Scoles (Nuova Zelanda, Cingolani – Trek) in 4’00”582 a 16”401
73. Marco Milivinti (Italia, Torpado – Surfing shop) in 4’25”477 a 41”296
79 classificati, 1 squalificato (Matti Lehikoinen)
Classifica finale donne
1. Floriane Pugin (Francia, Scott 11) in 4’29”427
2. Rachel Atherton (Gran Bretagna, Commençal) in 4’32”010 a 2”583
3. Tracy Moseley (Gran Bretagna, Trek world racing) in 4’32”119 a 2”692
4. Myriam Nicole (Francia, Riding addiction – Commençal) in 4’39”233 a 9”806
5. Sabrina Jonnier (Francia, Maxxis – Rocky mountain) in 4’40”162 a 10”735
18 classificate, 2 squalificate (Emmeline Ragot e Mélanie Pugin)
Link
Le classifiche complete (pdf): uomini e donne.
I risultati dello scorso anno.
Il racconto di Lorenzo Suding.
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