Edo Franco NZ trip diary #28: in Italia, il bilancio di tre mesi eccezionali
Edoardo Franco presenterà il suo viaggio neozelandese, affiancato dal direttore tecnico della nazionale Antonio Silva, dal team manager Romano Favoino e alla presenza del campione italiano Lorenzo Suding, mercoledì 31 marzo al Gekoo di Aosta, in piazza Chanoux 28, alle ore 18.
Intanto, nell’ultima puntata, scritta durante il lunghissimo viaggio di ritorno, traccia un primo riassunto di tre mesi che definire eccezionali è poco. Approfitto dell’occasione per ringraziare Edo per l’impegno e la costanza nell’aggiornarci sulle sue avventure, e augurargli in bocca al lupo per la stagione europea.AM
Eccomi giunto all’ultima puntata del mio racconto. Mi sembra ieri quando ho lasciato l’Italia ed ho scritto la prima puntata dall’aeroporto, quando non sapevo bene a cosa sarei andato incontro, quando in principio dovevo stare via “solo due mesi” ed invece ho deciso di spostare il volo di un mese. Sono passati tre mesi, e probabilmente i tre mesi più belli della mia vita. Tre mesi pieni di avventure e nuove esperienze, e anche di emozioni. Tre mesi in cui ho conosciuto persone fantastiche sempre pronte ad aiutarmi! Tre mesi in cui ho cercato di sfruttare al meglio il tempo per fare quello che mi piace di più e per cui ho deciso di andare fino in Nuova Zelanda… andare in bici.
Adesso sono qui seduto all’aeroporto di Welly e sto aspettando che aprano il check-in per il volo verso Auckland e sto passando in rassegna il mio viaggio neozelandese. Ricordo il primo mese passato nella South island insieme a Wynno e Tim, in cui ho trovato un po’ di difficoltà nel fatto di non aver la macchina e dover quindi dipendere dagli altri. E’ stato un mese in cui ho girato per la prima volta con la Lapierre in Vicky Park a Christchurch, dove sono andato a costruire la pista per la gara a CHCH insieme a Rupert, Andy, Harry, Tmates, Flowrider, Snowy e gli altri local, sono andato parecchie volte a pedalare, sia a CHCH che a Dunedin in cima al sentiero Nicholson Creek, e poi c’è stata la gara a Dunedin dove sono riuscito a rompere due leve dei freni in due giorni! Record! Poi è stata la volta di Nelson dove abbiamo beccato acqua per quasi tutta la settimana e in cui non ho fatto la gara per le leve dei freni lasciate nella pietraia di Dunedin la settimana prima.
Il secondo mese è stato decisamente meglio, sia moralmente sia dal punto di vista del riding. Infatti, tornati nell’isola del nord, Wyn mi ha lasciato a casa di Nathan a Levin, dove sono stato una settimana circa e ho conosciuto Kurt, Jamie, Daniel, Farmsy, Leighton e tutta la cricca di Levin e Paraparaumu. Wow… che settimana fighissima. Cross country tutti i giorni e run in DH.
E’ iniziato poi il mese in cui mi sono divertito di più, in cui avevo affittato il van di Kurt in cui dormivo e con cui potevo fare quello che volevo ed essere indipendente al 100%. Ho raggiunto allora Thomas e Martin a Rotorua e da lì è cominciato il delirio: cazzate che volavano tutto il giorno. A Rotorua penso di aver girato tutta la foresta e la maggior parte dei sentieri. E Rotorua è stato anche il posto dove ho iniziato a capire quale deve essere il mio approccio alla gara dal punto di vista mentale, forse la cosa più grande che ho imparato insieme al fatto di riuscire a gestire gli allenamenti in base alle mie sensazioni. Il fatto di poter girare con i kiwi mi ha fatto scoprire cosa sia per loro “andare in bici”. A Rotorua ho conosciuto tantissima gente con cui ho girato… Gabby e Dodzy, Matt King, Steven e Baylee, Charlotte, Andy e tantissimi altri ancora.
Dopo la gara a Roto mi sono concesso un paio di giorni di svago tra tuffi, rapide e MX a casa di Gabby per poi spostarmi verso Tauranga a casa di Sizzle Mr Exciting (Hayden Lee) insieme ai due swiss guy… che dire… out of control! Dalla gara che è andata discretamente, forse anche perché simile alle piste dove sono abituato a girare, alla nuotata tra gli squali (a mia insaputa) alla giornata di run con il freelap sulla pista della gara in mezzo al fango dove mi sono divertito un casino! Poi di nuovo a Roto dove ci siamo intrufolati nelle terme e dove ho tirato la tuona più forte in NZ sul doppio finale.
Dopo Roto è iniziato il viaggio omerico del mitico van di Martin e Thomas… il tutto sulla strada verso Napier, verso casa di Aari. Siamo stati per una settimana circa a Napier alternando giri in XC e giri in cerca di un’officina per il van e poi è stata la volta di Wellington. La seconda parte dell’avventura con il solito van degli svizzeri è finita poi con le fiamme proprio a Welly, e la gara mi è piaciuta un casino
Dopo Welly, Martin e Thomas hanno risolto la questione del van e io sono tornato a Levin dove sono stato per un paio di giorni a lavorare insieme a Kurt sui sentieri di Levin, per poi tornare a Welly nel week end, dove siamo stati per una settimana a casa di alcuni ragazzi strasimpatici… E così tra un po’ di tappeto elastico e una serie di sprint con la Lapierre è trascorsa un’altra settimana. Ho preso poi per la terza volta il traghetto insieme a Tom e Martin con direzione casa di Tadams (Tim Adams) a Nelson dove ho poi deciso di “abbandonare” gli svizzeri e sono stato una settimana a casa di Tim, con cui abbiamo passato delle belle avventure… incidente in macchina compreso! BMX, skatepark, cross country, downhill, sprint… a tutta! E sono così arrivato all’ultima settimana. Dunedin again! Questa volta però non ho lasciato nessun pezzo sulla pista!
Wow… che dire. Al momento mi viene in mente “I’ve been everywhere” di Johnny Cash per descrivere al meglio il mio viaggio. Ho girato in lungo ed in largo per tutta la Nuova Zelanda, adattandomi al loro stile di vita, che sebbene all’inizio ho trovato completamente diverso (dal cibo, agli orari, alla guida opposta…) penso che adesso sarà difficile tornare al lifestyle di casa, che comunque iniziava un po’ a mancarmi.
Ho imparato moltissime cose da questa mia avventure e di sicuro mi mancherà tutto questo. Mi mancheranno i sentieri di Rotorua, le hot pies “steak and cheese”, Jamie, Charlotte, Dan, Kurt, Leighton, Gabby, Tadams, Sizzle, Thom e Martin, RedDog, Kingy e molti altri ancora!
Ma l’avventura non finisce qui… tempo un paio di mesi e una carovana di bestie neozelandesi sbarcherà oltreoceano e penso proprio che si piazzeranno nel giardino di casa mia (per la gioia dei miei familiari) per la stagione europea!
Back to Italy… Yeayeaaaaaaaaa… E come direbbero i kiwi: Sweet as bro!
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