Edo Franco NZ trip diary #21: rintronato da una caduta, a Rotorua gara deludente
Napier [Nuova Zelanda], 18 febbraio 2010, ore 23.45 (11.45 ora italiana)
In questi giorni non sono riuscito a fare foto, purtroppo…
19 febbraio
Oggi è stato l’ultimo giorno a Tauranga. Infatti, questa mattina dopo colazione, abbiamo riorganizzato la carovana e dopo una serie di lavatrici a casa di Hayden siamo partiti con direzione Rotorua per l’ultima gara del National Series. Lungo la strada ci siamo fermati nel Bike shop sponsor di Hayden e poi abbiamo fatto tappa per un paio d’ore al solito fiume con il cliff gigante. Abbiamo fatto pranzo verso le 4 del pomeriggio nel parcheggio e poi siamo andati a fare la ricognizione a piedi, sempre con Martin, Thomas e Hayden.
La pista è rimasta per il 40 per cento la stessa. Appena entrati nel bosco si cambia linea rispetto alla pista di deu settimane fa ed il nuovo tratto è molto più veloce e bucato. Si entra poi nel secondo tratto dove c’è uno step down, un doppio in discesa e un piccolo rock garden seguito da una contropendenza con delle radici. Poi di nuovo un tratto superbucato e velocissimo. Il doppio finale questa volta è due volte piu grosso di quello della settimana scorsa.
Dopo il giro a piedi siamo tornati nel solito piazzale dell’hotel dove abbiamo cenato. Adesso sono solo le nove e mezza, ma vado a dormire per essere in piedi presto domani mattina.
20 febbraio
Oggi è stata giornata di prove. Mi sono svegliato abbastanza presto per essere alle risalite il più presto possibile. Così dopo aver fatto le iscrizioni mi sono subito cambiato per andare a girare. Alle 9 ero già in partenza per la prima discesa. La pista è velocissima e molto fisica. Ho fatto quattro discese abbastanza bene, ma visti i buchi enormi lungo la pista e i numerosi fine corsa, non avendo una molla più dure da montare, ho gonfiato un po’ di più l’ammortizzatore. Salgo in partenza per vedere come andava ma sul primo salto c’era qualcosa di strano… mentre scendevo ho realizzato che avrei dovuto rallentare il ritorno ma l’avrei fatto in fondo. Arrivo sull’ultimo salto (che sarà una decina di metri) e appena stacco le ruote da terra il dietro mi ha scalciato via e sono atterrato di faccia sul landing… Subito ero abbastanza rincoglionito e avendo battuto le costole non riuscivo a respirare bene. Mi fermo una decina di minuti per riprendermi e per regolare di nuovo l’ammortizzatore, ma poi decido di salire subito a fare un’altra discesa per rifare subito il salto. Avevo un po’ paura ma alla fine ho saltato di nuovo.
Mi fermo per pranzo e non stavo troppo bene. Sono comunque salito perché non avevo girato abbastanza ma mi sembrava di essere ebete sulla bici… ero un po’ rintronato dalla caduta. Mi è ancora andata bene perché a parte la botta ho solo una sbucciatura sulla pancia.
La sera avevo fatto otto o nove run, ma non ero contento di come mi sentivo. Prima di cena siamo andati a vedere il dual slalom che avevano improvvisato in un prato e poi sono andato al motor camp. Hayden era a casa di Gabby e Dodzy, Thomas e Martin nel solito parcheggio dell’hotel. A domani
21 febbraio
Domenica… race day. Quando mi sono svegliato questa mattina mi sono subito lanciato sotto la doccia per svegliarmi. Questa notte mi sono svegliato cinque o sei volte, un po’ per il freddo e un po’ perché mi faceva mi dava fastidio la ferita. Alle 8 e mezza ero comunque in partenza perché avevo trovato una molla più dura e volevo fare tre giri di prova per vedere come andava. La molla più dura va meglio e anche io mi sentivo un pochino meglio rispetto a ieri, ma il salto in fondo non l’avevo più tirato… atterravo sul piatto.
Prima della run di prova riservata agli élite, George Brannigan era un po’ in difficoltà perché aveva storto il disco e allora gli ho dato il disco che avevo in più e poi sono salito per fare l’ultimo giro di prova. Mangio qualcosa e poi salgo in partenza per la seeding. La mia run è stata abbastanza pulita, non voglio rischiare visto che già ieri avevo dato. In fondo ho fatto 3’43”. Non sono troppo contento però visto come giravo ieri pensavo peggio. Nathan aveva segnato il miglior tempo.
Mangio qualcosa per pranzo e poi risalgo per la finale. Mi sembrava di scendere un po’ più sciolto rispetto a prima e in fondo avevo migliorato di quasi 7 secondi, ma il salto non l’avevo più fatto. Non ero comunque tanto soddisfatto. Strobel aveva vinto per pochissimo davati a Nate, con Wyn terzo. Premiazioni e poi senza pensarci troppo abbiamo deciso insieme a Martin e Thomas di andare a Napier, sulla east coast, da Aari Barrett, e così siamo partiti.
A sessanta chilometri da casa di Aari, il van di Martin e Thomas, che erano dietro, non arrivava più. Dopo un po’ mi arriva un sms… avevano rotto il cambio del furgone. Così Aari ed io siamo tornati indietro e abbiamo chiesto aiuto ad un “farmer”, che li ha trainati fino alla sua fattoria. Domani vedranno come fare per andare a recuperarlo. Adesso sono a casa di Aari e non vedo l’ora di andare a dormire… sono stanco e abbastanza rintronato da ieri.
22 febbraio
Napier. Casa Barrett. Thomas, Martin e io dormiamo su tre materassi per terra, ed è un po’ più caldo che dormire nel van. Questa mattina appena ci siamo alzati, abbiamo subito cercato una soluzione per il furgone. Uno zio di Aari ha una specie di carro attrezzi e allora siamo andati da lui. Prima di tornare a casa ci siamo fermati a fare la spesa per pranzo e poi siamo tornati a casa e siamo andati a vedere i dirt jump sotto casa di Aari. Pranzo e poi il pomeriggio siamo andati in spiaggia. Io però non ho fatto il bagno perché già solo a fare la doccia la ferità brucia un casino… non ho voluto provare nell’acqua salata. Così sono stato sulla spiaggia e col sole piano piano si sta rimarginando abbastanza.
Tornati a casa mi sono messo a fare un’oretta e mezza di esercizi insieme al fratello di Aari, Jay, e per cena abbiamo fatto barbecue nel giardino di casa Barrett. Adesso vado a dormire.
Link
I risultati della gara di Rotorua.
Tutte le puntate del NZ trip diary.
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