Edo Franco NZ trip diary #10: a Dunedin, un’altra pista bellissima
Dunedin [Nuova Zelanda], 13 gennaio 2010, ore 23.30 (11.30 ora italiana)
Come sempre, vi racconto cos’è successo negli ultimi giorni in cui non ci siamo sentiti…
11 gennaio
Come avevo scritto ieri sera, oggi non è stata una giornata ricca di avvenimenti.
Mi sono alzato senza fretta, ho fatto colazione per l’ultima volta a casa di Rupert e poi ho controllato l’email sul suo vecchio pc, che molto gentilmente ci aveva messo a disposizione. Io, Tim e Angus (il fratello più piccolo di Rupert) abbiamo guardato Pusher 2, un video di mountain bike neozelandese mentre Wyn e Sam sono andati a filmare per il video di Wyn, WynTV.
Quando sono tornati verso le 2 p.m. abbiamo caricato la macchina di Wyn all’impossibile con direzione Dunedin: 4 ore e mezza a sud di Chirstchurch. Io e Tim eravamo compressi nei sedili posteriori sommersi tra borse, zaini, caschi e gomme e il portabici dietro la macchina era carico come non mai: quattro bici da discesa, più gomme e ruote!
Durante il viaggio ci siamo fermati alla fabbrica dei biscotti Cookie Time, popolarissimi qui in NZ e anche molto buoni: visto che costavano poco ho comprato un chilo di biscotti rotti che non potevano essere venduti perché non integri, e così ho fatto il rifornimento per la colazione.
Dopo 400 chilometri con le ginocchia praticamente in bocca arriviamo a Dunedin. Ad accoglierci troviamo la pioggia, il vento ed una ventina di gradi di differenza rispetto a CHCH: in poche parole, un tempo di cacca!
Arriviamo nel quartiere universitario di Dunedin ed Eddie (il fratello di Wyn) ci viene in contro per portarci nella casa dove sta in affitto. Entriamo a casa sua e c’erano gia una decina di persone tra cui Brook MacDonald e altri rider, tutti qui a dormire sui materassi che erano piazzati per terra per tutta la casa!
E così adesso siamo tutti qui in salotto seduti davanti alla TV mentre vi sto scrivendo.
Talk u tmrrw!
12 gennaio
Eccomi qui che scrivo dalla casa di Eddie. Anche oggi, come ieri, non è stata una molto intensa. Questa mattina appena svegliato mi sono buttato sotto la doccia mentre tutti dormivano ancora. Ho poi fatto colazione e siamo tutti andati nella sala di informatica dell’università di Eddie per connetterci coi computer dell’università. Appena entrati i segretari dell’università erano un po’ insospettiti, ma il massimo è stato quando Eddie è andato a lamentarsi che la sua password non funzionava e gli hanno risposto che non poteva funzionare per 10 persone contemporaneamente! E così non abbiamo concluso niente perché nessuno era riuscito a connettersi.
Tim, Sam, Wyn ed io siamo poi andati alla ricerca di una connessione wi-fi libera. Siamo andati nel bikeshop di Justin Leov che non aveva il wi-fi ma ci ha consigliato una casa che aveva il wi-fi non protetto. Siamo allora andati alla ricerca di questa casa e dopo averla trovata abbiam parcheggiato la macchina sul lato della strada e ci siamo connessi tutti e 4 seduti in macchina con il laptop sulle gambe. Siamo stati lì per circa un’ora con i passanti che erano alquanto perplessi.
Tornando a casa ci siamo fermati al supermercato a comprare qualcosa per pranzo, abbiamo caricato in macchina Brook e le bici rigide e abbiamo fatto tappa in due skatepark di Dunedin.
Mi viene il magone stare a guardare Wyn, Sam e Brook che girano in skatepark e io che non posso perché senza bici. Sto valutando se prendere una BMX usata quando saremo di nuovo nell’isola del nord da vendere poi prima di partire… Soffro troppo a non poter girare mentre loro si divertono come dei bambini al parco giochi! Così poi posso anche usarla per muovermi più facilmente e per fare gli scatti.
Torniamo a casa, mangiamo qualcosa e poi andiamo tutti in piscina, tranne Wyn che doveva tornare alla casa di questa mattina per connettersi su internet. In piscina, a parte qualche vasca, siamo stati due ore a fare i cazzoni dal trampolino di tre metri.
Adesso ho appena finito di mangiare la pasta che ho cucinato e sto scrivendo dal divano davanti alle due tv accese sullo stesso canale una vicino all’altra (non ho capito il motivo) e penso che tra un po andrò a dormire. Spero di andare a girare domani!
See u soon!
13 gennaio
Anche adesso sto scrivendo dal solito divano a casa di Eddie, mentre siamo tutti insieme davanti alle due televisioni!
Oggi, finalmente, ho rimesso il culo sulla bici. Questa mattina, dopo aver mangiato i soliti cereali, Brook, Sam e gli altri guys sono andati a girare sulla pista della gara. Tim, Wyn ed io invece abbiamo preso le bici da downhill e siamo andati a fare cross country. Un’ora anche oggi, ma ho trovato ancora più lungo dell’altra volta. In un’ora siamo saliti in cima ad una montagna per un sentiero a tornantini. Per dare l’idea, per scendere (sullo stesso sentiero da cui siamo saliti) ci abbiamo messo venti minuti. Non finiva più, né a salire né a scendere! In più era superfangoso e così si faceva il doppio della fatica!
Arrivati a casa eravamo belli infangati, sia noi, sia le bici. Siamo andati nel cortile di una scuola, abbiamo aperto il box con l’idrante di emergenza ed abbiamo lavato le bici nel cortile della scuola. Eddie ci ha detto di fare così che tanto la scuola adesso è chiusa e quindi non c’era nessuno! Ahahah, qui funziona così si vede!
La tappa seguente è stato il negozio di Justin Leov dove abbiamo passato quasi due ore perché Wyn doveva fare dei lavori sulla bici e così io e Tim abbiamo guardato una serie di video di MTB sulla tv del negozio. Si era ormai quasi fatta ora di cena ed io ero pronto per andare a fare la doccia, ma invece no! Abbiamo caricato le bici in macchina e siamo andati a girare sulla pista della gara. Pista fighissima! All’inizio ci sono una serie di sponde velocissime molto chiuse che quando ci entri dentro ti senti comprimere sempre di più fin quando non ti catalpulti fuori! A tutta davvero!
Poi entri in un rock garden, che oggi era molto rock’n roll perché le rocce erano un po’ umide. La seconda parte invece è in bosco, quindi ci sono parecchie radici e alcune compressioni più uno step down abbastanza grosso con l’atterragio ripido. Alla fine invece ci sono alcune curve strette in mezzo ai cespugli e infine una serie di sei o sette doppi in stile supercross con i buchi in mezzo di un paio di metri e lunghi almeno cinque o sei metri, uno step down, tre sponde veloci e poi il salto finale: un doppio in fondo ad un rettilineo dove si arriverà più o meno a 40 km/h lungo più di dieci metri! Della serie o lo salti o finisci nel fosso che sta sotto! Ma a dire la verità è più l’impressione che altro perché alla fine basta arrivarci convinti.
E così a turno abbiamo guidato io (per la prima volta con la guida a destra), Tim e Wyn per fare le risalite e abbiamo fatto 3 discese a testa per finire in bellezza la giornata. Al ritorno ci siamo fermati a comprare qualcosa da cucinare per cena e adesso credo proprio che andrò a dormire perché iniziano a chiudersi automaticamente gli occhi!
Buonanotte!
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