La nuova Ancillotti Tomaso DHP di Brook MacDonald
Brook MacDonald è uno dei favoriti per il titolo mondiale junior al prossimo campionato del mondo di Canberra. Il neozelandese testerà una nuova Tomaso DHP nelle prossime gare nazionali e internazionali in vista del mondiale. «Il telaio è composto – ci racconta Tomaso Ancillotti, team manager del kiwi – da nuove tubazioni di maggior diametro (54 millimetri anzichè 48), ma di spessore inferiore, in modo da essere più leggere. Le nuove tubazioni sono conificate, per avere lo stesso spessore nei punti maggiormente sollecitati, con un aumento dello spessore nei punti critici saldati. Stesso discorso per la doppia culla superiore, mentre il forcellone ha subito un alleggerimento delle tubazioni anche questo però unito ad un aumento delle sezioni nella zona critica, finito con un guadagno di quasi duecento grammi».
Il risparmio di peso totale, con l’adozione di viteria in titanio ed ergal, è di ben 450 grammi. Il peso della bici completa è adesso di 16,7 chilogrammi senza pedali, ma puntano ad arrivare ai 16 e mezzo in assetto gara.
Entrambi i neozelandesi del team Ancillotti – Doganaccia avranno la stessa bici, ma questo fine settimana solo MacDonald la porterà in test a Maribor, Wyn Masters non è ancora al top della condizione. «E’ un lavoro minuzioso che come sempre non lascia nulla al caso – dice ancora Tomaso – e porta via tantissimo tempo. Per ridurre ulteriormente il peso, la bici è montata con freni Formula R1 con i dischi da 180, la nuova forcella Boxxer World Cup, le ruote con mozzi alleggeriti, i nipples e i raggi più leggeri dei precedenti. Mancano ancora dettagli importanti che sveleremo soltanto prima del mondiale».
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