Grandi nomi nel week end a San Romolo per il XVI meeting Città di Sanremo
Il meeting Città di Sanremo è giunto quest’anno alla sedicesima edizione, e si prepara ad accogliere un gran numero di top rider che si sfideranno, in una tre giorni di discese cronometrate, su una delle piste più note e impegnative dell’Italia nord occidentale. Fabien Barel, Damien Spagnolo e Florent Payet, e cioè il team Subaru – Mondraker al completo, avranno pane per i loro denti. Saranno infatti presenti il team Scott 11, con Nick Beer, Fabien Pedemanaud e Aari Barrett, il team Mojo – Orange con Dan Stanbridge e Chris Porter, il team Chain Reaction Cycles – Intense con Julien Camellini e Matt Simmonds, il pluri-campione tedesco Marcus Klausmann e il belga Nico Vink.
Gli italiani non staranno certo a guardare, e saranno al via al gran completo con Marco Bugnone e Andrea Gamenara del team di casa Argentina bike, il team Dytech con Marco Milivinti, Lorenzo Suding e Claudio Cozzi; saranno presenti poi i fratelli Gambirasio, Edoardo Franco, Davide Don ed Elisa Canepa.
Il meeting è l’occasione ideale per provare settaggi, sospensioni, gomme e tutto il materiale che verrà poi utilizzato nella stagione che è alle prime battute. I punti intermedi di cronometraggio saranno molti, con la possibilità di confrontare i propri tempi in ogni settore: la prima parte è veloce ma con una partenza su pietre fisse molto impegnativa (le “Ruve“) per poi sfociare in una lunga parte di scorrevolezza dove non si pedala ma è importantissimo scegliere le linee per mantenere alta la velocità (la “Voie romaine“). Al termine di questo tratto si troverà il primo intermedio.
La seconda tranche si butta a capofitto nel bosco (“Foea“), si inizia con un doppio in discesa che solo i più forti riesco a chiudere, per poi avere una sequenza terribile di tornati, buche, radici, pietre sempre molto ripido ed insidioso, probabilmente il tratto più spettacolare del percorso per arrivare ad un tratto piuttosto pianeggiante dove è posizionato il secondo intermedio.
Inutile dire che quando si esce da questo tratto si è molto stanchi e il fiatone non risparmia nessuno ma chi ne ha ancora deve dare tutto, un tratto non lungo da pedalare ma chi riesce a tenere alta la velocità può fare la differenza (l’anno scorso è su questo tratto che Spagnolo ha vinto la gara, recuperando i pochi secondi che aveva preso da Pedemanaud e Sam Zbinden) e si arriva così ad un tratto velocissimo con il canalone Vouilloz, il cavatappi e il salto finale.
Novità di quest’anno alcuni cambiamenti di percorso, il primo nella parte alta nella sezione delle “Ruve” dove per rendere più filante il percorso sono stati tolti i due stretti tornanti, il secondo e il terzo si sono resi necessari a causa delle abbondanti piogge di questo inverno che avevano scavato esageratamente il sentiero e si trovano nella parte centrale della “Foea“.
Lascia un commento