Bugnone partenza sprint: domina a Pieve di Teco davanti a tanti stranieri
Così come lo scorso anno ad Agnona, anche quest’anno Marco Bugnone domina l’esordio stagionale del downhill italiano, che si è ritrovato al completo – dopo l’antipasto di Monti, in Sardegna – al termine del lungo inverno per la settima edizione della discesa della Barauccola di Pieve di Teco, quest’anno valevole per il campionato regionale ligure, ed inserita nel calendario Top class.
Oltre 300 iscritti e 93 agonisti hanno messo a dura prova l’oliata organizzazione locale, impegnata nelle risalite in furgone dei numerosi rider, che scendevano poi dal consueto singletrack che dalle alture di Lovegno porta sino in paese.
Bugnone è parso in palla, lasciando a tre secondi l’ex compagno di squadra Marco Milivinti e il francese Yohann Barelli. La pista, asciutta, secca, sassosa e polverosa, ha presentato i consueti tratti pedalati, che in questa parte di stagione privilegiano chi entra in forma rapidamente. Mathieu Gallean, che conosce bene questa pista avendo corso lo scorso anno per il team Argentin bike, ha chiuso quarto, con il belga Nico Vink a pochi decimi. Lorenzo Suding, che proprio domenica 15 marzo ha compiuto 23 anni, ha corso con una bici da freeride monopiastra con forcella ad aria, ed ha chiuso in sesta posizione.
Risultati
Discesa della Barauccola, downhill regionale “Top class”, Campionato regionale Liguria, Pieve di Teco (Imperia) – 15 marzo 2009
Classifica finale uomini (agonisti)
1. Marco Bugnone (Italia, Argentina bike) in 4’33”11
2. Marco Milivinti (Italia, Team Dytech) in 4’36”30
3. Yohann Barelli (Francia, US Cagnes) in 4’37”11
4. Mathieu Gallean (Francia, Team Sunn) in 4’38”93
5. Nico Vink (Belgio) in 4’39”66
6. Lorenzo Suding (Italia, Team Dytech) in 4’39”74
7. Richard Marini (Francia, US Cagnes) in 4’40”61
8. Bruno Zanchi (Italia, Team Axo cycling – Gruppo Pro-Gest – Scott) in 4’43”27
9. Davide Sottocornola (Italia, Cico bikes – Ibis) in 4’43”65
10. Claudio Cozzi (Italia, Team Dytech) in 4’44”13
11. Mattia Arduino (Italia, Argentina bike) in 4’46”25
12. Jordan Regnier (Francia, Spadmen) in 4’46”28
13. Andrea Gamenara (Italia, Argentina bike) in 4’47”10
14. Loic Bruni (Francia, US Cagnes) in 4’47”61
15. Cédric Martin (Francia, Peille VTT) in 4’47”62
16. Federico Dellai (Italia, Argentina bike) in 4’47”67
17. Kristof Lenseens (Belgio) in 4’48”16
18. Arthur Racaud (Francia, US Cagnes) in 4’49”74
19. Edoardo Franco (Italia, UC Vallée d’Aoste) in 4’49”76
20. Pietro Caire (Italia, Argentina bike) in 4’50”48
84 classificati
Classifica finale donne (agoniste)
1. Chloé Gallean (Francia, US Cagnes) in 6’19”95
2. Federica Perardi (Italia, Team Dytech) in 6’34”96
3. Méryl Jeannin (Francia, US Cagnes) in 6’38”43
4. Marlène Jugier (Francia, Peille VTT) in 7’06”42
5. Monica Ghione (Italia, Team Dytech) in 7’20”91
6. Rosaria Fuccio (Italia, Racing team Dayco) in 10’07”77
6 classificate
Classifica finale uomini (amatori)
1. Manuel Ducci (Italia, Special team Golfo Dianese) in 4’51”13
2. Christian Guglielmi (Italia, Loabikers) in 4’51”92
3. Andrea Bugnone (Italia, Bike hospital) in 4’54”29
4. Oscar Colombo (Italia, Scout – Da Bomb) in 4’55”44
5. Ronny Rossi (Italia, Tregin bike) in 4’57”02
6. Paolo Alleva (Italia, Valsesia bike) in 5’02”58
7. Tomaso Ancillotti (Italia, Ancillotti – Doganaccia racing team) in 5’05”54
8. Gian Paolo Mazzoni (Italia, Scout – Da Bomb) in 5’06”04
9. Alex Bonfante (Italia, Special team Golfo Dianese) in 5’09”18
10. Gianluca Aleotti (Italia, Ancillotti – Doganaccia racing team) in 5’10”29
150 classificati
Classifica finale donne (amatori)
1. Anna Ivana Sparano (Italia, Scout – Da Bomb) in 6’46”67
2. Loredana Ruggeri (Italia, Bikestore racing team) in 7’51”73
3. Elena Cara (Italia, Bikestore racing team) in 7’52”52
4. Valentina Macheda (Italia, Special team Golfo Dianese) in 8’35”61
4 classificate
Link
L’edizione 2008.
Un’ampia galleria di foto su MTBpassion.it.
Un’ampia galleria di foto sul sito della Bicicletteria di Acqui Terme.
Un’ampia galleria di foto sul sito del team Argentina bike.
Il report del team Ancillotti.
Il report di Elisa Canepa.
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