10 domande a… Livio Zampieri
Continua anche nel 2009 la rubrica “10 domande a…“, e questa volta è il turno di Livio Zampieri, bi-campione italiano di four-cross e reduce da un 2008 molto sfortunato, ma paradossalmente ricchissimo di soddisfazioni. Dopo un inizio d’anno scoppiettante, culminato con un terzo posto nel test event iridato di Commezzadura, passando per la vittoria alla Townhill di Bergamo, il cuneese ha subito un brutto infortunio alla gamba sinistra. Durante il primo 4X di coppa del mondo, a Maribor, si è procurato, in una terribile caduta, la frattura del piatto tibiale. Operato dopo più di dieci giorni, il recupero si è prospettato subito come molto incerto. Zampieri ha seguito gran parte della stagione da spettatore, per tornare poi già al top della forma a fine settembre, a Rossana, per vincere il secondo titolo italiano consecutivo nel four-cross. A fine anno, Livio ha aperto a Cuneo il suo negozio, il “Proline bike store“, che in breve sta diventando un punto di riferimento per gli appassionati. Assieme al fratello Dario, lo sguardo è già puntato sulla stagione che ha inizio, ma scaramanticamente – la sfortuna in passato ha colpito più volte Livio – Zampieri non si pone obiettivi e vivrà alla giornata, cercando di riprendere il cammino da dove lo aveva lasciato nel maggio 2008.
1. L’evento più bello della stagione
Per me l’evento più bello del 2008 è stato sicuramente il pre-mondiale a Commezzadura, dove arrivando in finale ho ottenuto il terzo posto nella gara di four-cross!
2. La giornata peggiore
A Maribor per la prima prova di coppa del mondo: il giorno della gara sono caduto ai quarti di finale, ho dato un brutto colpo a terra con la gamba sinistra, mi si è sfondato il piatto tibiale… quella è stata la giornata più brutta…
3. La gara e il percorso più bello del calendario italiano
Per me Pila è la pista più bella del circuito italiano, molto veloce, con dei bei saltoni e un bel bosco tecnico ma non troppo lento.
4. Il tuo idolo di tutti i tempi, nel mondo del downhill
Non ho mai avuto un idolo a cui ispirarmi in modo particolare, però quand’ero ragazzino c’era un certo John Tomac… che stile!
5. Come è cambiato il mondo del downhill da quando gareggi? E le biciclette?
Ho iniziato a correre a 14 anni e ora ne ho 29, per alcuni anni sono stato fuori dal giro per correre in moto. Posso dire che il mondo del downhill non è cambiato molto, io mi diverto sempre allo stesso modo! La differenza più grande sono le bici, che si sono evolute in maniera incredibile, e poi diciamo che girano molti meno soldi di una volta… quando la discesa era ancora in orbita Olimpiadi e sembrava che la dovessero ammettere ad Atlanta 1996 (poi è sfumato tutto in favore del cross country): c’era più interesse e più sponsor per tutti, per i piloti per chi organizzava gare.
6. Quale ruolo pensi dovrebbero avere i media in questo sport?
Hanno un ruolo sicuramente importantissimo, specialmente la televisione, perchè le riviste specializzate e internet sono già una bella cosa, ma coinvolgono solo chi è già appassionato di questo sport, la tv invece la guardano tutti: sarebbe secondo me il modo migliore per far conoscere alla grande massa il nostro sport.
7. Che cosa serve per far crescere il movimento?
Penso che sia una bella cosa vedere che in tanti posti sono nati dei bike park, perché non basta il ritorno d’immagine che può offrire una gara, anche se ben organizzata, ma servono le strutture dove gli appassionati si possono divertire senza grosse complicazioni, perchè il divertimento è comunque alla base di tutto, per agonisti, amatori e spettatori.
8. I tuoi obiettivi per il prossimo anno
Ho deciso di non pormi degli obiettivi, perchè troppi infortuni mi hanno sempre rovinato i piani, specialmente quest’anno quando ero veramente in palla! Però ti dico che ho un conto in sospeso con la coppa del mondo di four-cross, ci voglio riprovare, di cartucce buone in tasca ne ho ancora!!
9. Un giovane emergente su cui scommetteresti per il futuro
Ho visto che stanno crescendo diversi giovani interessanti nelle categorie allievi e junior, però punterei il dito su Marco Bugnone, quest’anno sarà élite e secondo me andrà forte.
10. Il 2008 verrà ricordato per…
Per il BMX alle Olimpiadi… una vera figata vedere uno sport “gravity” su due ruote in tv in mondovisione! Speriamo che prima o poi tocchi anche al downhill e al four-cross.
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