10 domande a… Elisa Canepa
Elisa Canepa da Pietra Ligure, è già stata due volte campionessa italiana di downhill e di four-cross, nonostante la giovane età, e il fatto che sia quasi una debuttante nelle due discipline.
Approda al team Playbiker – Iron Horse nel 2007, dopo un solo anno tra le master, e il salto di qualità è evidente. Coglie buone prestazioni in coppa del mondo, prendendo il posto lasciato l’anno precedente da Michela Thaler come migliore azzurra in giro per il mondo. Coglie il primo titolo tricolore all’assoluto di Cortina d’Ampezzo, per poi ripetersi a Pila nel 2008, passando per i due titoli nel four-cross a Rossana negli stessi anni.
Nella nuova stagione vuole continuare a crescere e a progredire nelle classifiche internazionali, con un occhio di riguardo per la promozione dei sentieri di Finale Ligure, dove accompagna comitive di biker alla scoperta di un paradiso per downhill e freeride, disponibile (quasi) tutto l’anno.
1. L’evento più bello della stagione
La gara più bella per me è stata l’ultima tappa di coppa del mondo a Schladiming. La pista è come sempre una delle più complete e divertenti e la festa per l’ultima di coppa si sa, è sempre galattica! Poi sono riuscita anche a concludere 13esima, quindi non potevo chiedere di meglio.
Anche il campionato del mondo a Commezzadura è stato emozionante, ero all’arrivo a vedere dallo schermo gli ultimi “pro” e seduto a fianco c’era il mitico Enrico Dal Fitto, quanto ridere!
2. La giornata peggiore
La prima di coppa a Maribor, sono caduta, non mi sono qualificata e mi sono depressa, me la sono portata dietro per un po’. Speriamo di aver capito la lezione per il prossimo anno!
3. La gara e il percorso più bello del calendario italiano
La gara più bella a livello di soddisfazione personale è stata Quart, c’era anche la mia compagna di squadra Floriane Pugin e avevo preso pochi secondi da lei.
I percorsi più belli direi sia Pragelato sia l’Abetone. Belli, vari e di una lunghezza giusta: arrivo giù che non sono né scoppiata, né troppo fresca, questo mi piace. E poi ovviamente Pila: un percorso da coppa del mondo aperto tutta l’estate, un’ottima sede di allenamento.
4. Il tuo idolo di tutti i tempi, nel mondo del downhill
Prima di iniziare a fare le gare, non conoscevo nessuno in questo sport, ma quando ho iniziato a capirci qualcosa Sam Hill è diventato “the best”!
5. Come è cambiato il mondo del downhill da quando gareggi? E le biciclette?
Da quando gareggio non è cambiato quasi nulla.
Solo una cosa è diversa: alle prime gare che ho fatto eravamo parecchie ragazze; il secondo anno, quando ero finalmente pronta a gareggiare seriamente, sono sparite in molte e ora ci contiamo sulla punta delle dita di un mano. Spero che negli anni futuri arrivino delle nuove leve, più siamo e più ci divertiamo!
6. Quale ruolo pensi dovrebbero avere i media in questo sport?
Se i media si interessassero di più a questo sport, tutti ne trarremmo giovamento, sicuramente ci sarebbero nuovi sponsor, magari anche non del settore. L’altro giorno ho scoperto che su “Imperia TV” trasmettevano i mondiali di Commezzadura, strano che in una tv locale ci trasmettano, comunque questo è già un passo in avanti.
7. Che cosa serve per far crescere il movimento?
Oltre alla tv e ai media, magari più manifestazioni nei vari comuni per far conoscere questo sport, le “urban downhill” sono una tipologia di gara che dà molta visibilità.
8. I tuoi obiettivi per il prossimo anno
Spero di qualificarmi sempre e di arrivare qualche volta sotto il tredicesimo posto in coppa, ogni anno bisogna migliorarsi!
9. Un giovane emergente su cui scommetteresti per il futuro
Beh, sicuramente sia Francesco Colombo, sia Gianluca Vernassa faranno grandi cose. Hanno grinta e passione, questa è la miscela giusta per sfondare.
10. Il 2008 verrà ricordato per…
La caduta di Sam al mondiale!
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