Nuovo regolamento FCI: numero chiuso per le gare nazionali
La Federazione ciclistica italiana ha diramato, martedì 9 dicembre scorso, le rinnovate norme attuative per downhill, four-cross, dual e downhill marathon, che contengono poche novità rispetto al 2008, ma piuttosto significative. Al di là dei dettagli tecnici delle classificazioni delle gare, dei punteggi e delle regolamentazioni cui organizzatori e atleti dovranno uniformarsi, saltano all’occhio alcuni passi avanti, nell’ottica della crescita del movimento gravity italiano, nel tentativo di fare ordine in un regolamento che in passato ha suscitato molte polemiche.
Si inizia con l’obbligatorietà delle cosiddette “protezioni salvavita”: casco e paraschiena sono obbligatori per tutti gli atleti, sia agonisti, sia amatori, e l’obbligatorietà per le categorie amatoriali (master) e giovanili (esordienti, allievi e junior) di indossare anche ginocchiere, gomitiere e guanti. Nessuna menzione di skinsuit o della maglia a maniche lunghe obbligatoria per gli amatori: al contrario dell’UCI, che non è ancora giunta all’obbligatorietà per le protezioni, eccezion fatta per il casco integrale, la FCI prosegue nel segno della sicurezza e dell’incolumità degli atleti.
Altra importante novità sarà l’istituzione di una sorta di “sistema di qualificazione” per le gare nazionali e internazionali, sulla falsariga di quelli adottati da molte altre nazioni.I due ranking esistenti, quello nazionale e quello “Top class”, verranno mantenuti. Il primo servirà agli amatori per qualificarsi al campionato italiano in prova unica (nel 2009 sarà a Collio), il secondo darà accesso per gli amatori alle gare nazionali e internazionali, tra le quali il circuito italiano downhill: occorrerà infatti essere classificati tra i primi 200 “master” del ranking “Top class” per poter partecipare ad una gara di livello “nazionale/internazionale”, ed essere tra i primi 200 del ranking nazionale per disputare il campionato nazionale. Nessuna limitazione invece per le categorie agonistiche e femminili.
Nelle gare nazionali, i primi 30 agonisti e i primi 20 amatori della classifica nazionale che dovessero avere problemi tecnici o meccanici, partiranno comunque tra gli ultimi 30 o 20 della manche finale; diverso sarà invece per il campionato italiano, dove la partenza avverrà per categorie (nell’ordine, master women, master 6, master 5, master 4, master 3, master 2, master 1, mastersport, donne esordienti, donne allieve, donne junior, donne élite, esordienti, allievi, junior, under 23, élite) in base al tempo fatto registrare nella manche di qualifica della mattina.
In caso di annullamento della manche finale di una gara nazionale, la commissione sportiva potrà decidere di ritenere valida la prima manche.
Soltanto nelle gare regionali permane l’obbligatorietà di creare delle varianti ai tratti più impegnativi e tecnici del percorso, per permettere in tal modo di percorrere l’intero tracciato in sella anche agli atleti meno preparati.
Link
Le norme attuative 2009 (pdf).
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