Clamoroso: cambia in corsa il regolamento del circuito nazionale downhill
“Ad integrazione delle norme downhill 2008 si comunica quanto segue: a causa delle difficoltà e dei ritardi nei tempi di gara creati dai due differenti sistemi di classificare le categorie agonistiche e quelle amatoriali (7.1 norme attuative DH 2008), nelle gare nazionali downhill anche per le categorie amatoriali verrà adottato un sistema di manche unica, con una discesa di classificazione al mattino e la gara al pomeriggio“.
Con questa scarna comunicazione diramata ai responsabili dei gruppi sportivi, la Federciclismo ha comunicato nei giorni scorsi, a firma del responsabile della commissiona abilità Graziano Gianella, questa decisione spiazzante, soprattutto perché presa a pochi mesi da quella, già piuttosto contestata, di creare per il circuito italiano di downhill la “manche unica” di finale valevole per la classifica, con la prima manche del mattino trasformata in semifinale. Così si cambia, a circuito iniziato e per non meglio precisati “difficoltà e ritardi nei tempi di gara”, dopo una sola gara (Pragelato) di applicazione del regolamento precedente.
Amatori come agonisti, anche se non lo sono: la conseguenza immediata potrebbe essere la riduzione del numero degli iscritti, in questi anni in costante crescita. Un conto è giocarsi il risultato in una manche secca, un altro è avere due possibilità: soprattutto chi gareggia per divertirsi e per sfidare sé stesso dovrebbe poter avere la possibilità di un recupero da una caduta, da una foratura, da una manche storta. Nell’era della tecnologia e dei computer, poi, le difficoltà organizzative sono davvero incomprensibili.
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