Un Sam Hill stellare, già in forma mondiale, vince il downhill del test event di Commezzadura. Tra le donne domina la Pugin
Sui tracciati impegnativi, ripidi e tecnici come quello di Commezzadura, non ce n’è per nessuno: l’immagine di ciò che il “nuovo fenomeno” ha combinato lo scorso anno a Champéry, sotto la pioggia su un percorso impossibile, è ancora negli occhi di tutti. Ad un mese e mezzo dal campionato del mondo, Sam Hill domina e vince il “test event” di downhill in Val di Sole, disputato domenica 4 maggio, banco di prova di altissimo livello in vista dell’imminente coppa del mondo, al via a Maribor nel prossimo fine settimana, e a sei settimane dalla prova iridata. L’australiano, già in forma nonostante le poche gare disputate ad inizio stagione, ha lasciato ad oltre cinque secondi tutti i migliori rider accorsi per provare sul campo il tracciato: ha preceduto nell’ordine Steve Peat, Fabien Barel, Florent Payet e Justin Leov. Alan Beggin chiude 22esimo e primo degli italiani, precedendo di appena un decimo Marco Bugnone.
Tra le ragazze, la giovane campionessa del mondo junior Floriane Pugin è parsa in palla e ha preceduto la connazionale Sabrina Jonnier di 4 secondi. Al terzo posto ancora una francese, Emmeline Ragot.
Unica nota negativa del week end, il poco pubblico presente lungo i tracciati: per un aperitivo in vista di giugno può bastare, ma l’evento, con top rider e organizzazione a puntino, poteva essere promosso meglio.
Semifinali: Blinky-Peaty-Minnaar
Le qualificazioni del mattino sono servite soltanto per determinare l’ordine di partenza della seconda manche, senza eliminazioni per permettere a tutti di provare il tracciato il più possibile: il miglior tempo è stato fatto segnare da Sam Blenkinsop (3’29”82) su Peat (3’30”01), Greg Minnaar (3’30”88 ) e sullo stesso Hill (3’31”00). Il caldo e il sole, che nel pomeriggio hanno liberato il cielo dalle nubi sparse della mattinata, hanno migliorato le condizioni del tracciato e la visibilità, facendo abbassare i tempi di una ventina di secondi.
Le opinioni dei big: tracciato molto tosto
«Il tracciato è eccellente, con parti veloci tra gli alberi, molte rocce fisse e radici scivolose un po’ ovunque, alternate ad una sezione veramente ripida – ha commentato Nathan Rennie, che ha chiuso soltanto 59esimo, vittima di una brutta caduta – Gli organizzatori hanno fatto un ottimo lavoro riuscendo a legare molto bene sezioni molto diverse, che così filano bene assieme».
Il compagno di squadra Greg Minnaar ha trovato il tracciato molto impegnativo: «Ho cercato di guidare al meglio e di seguire le linee che avevo scelto nei due giorni di prova – ha dichiarato il sudafricano, recente dominatore alla Sea Otter Classic e reduce da un grave infortunio – Sono riuscito a seguire le mie linee a metà: in prova non mi ero reso conto di quanto fosse impegnativo questa pista a ritmo di gara». Minnaar ha terminato ottavo, dopo un piccolo problema al cambio nella seconda manche.
Più esplicito Steve Peat: «In qualche momento mi sembrava di guidare come una ragazza! Il tracciato è molto bello, ma alcuni tratti sono davvero al limite».
Gli italiani: speranze e delusioni
Primo degli italiani il “solito” Alan Beggin, con un 22esimo posto che fa ben sperare in ottica mondiale. Marco Bugnone, dopo una caduta in mattinata, non ha voluto tirare a tutta per rischiare meno, e ha chiuso con un tempo di appena un paio di decimi superiore a quello di Beggin. Marco Milivinti era al rientro dopo l’infortunio patito ad Agnona e lontano dalla migliore condizione di forma, ha chiuso 25esimo. Bruno Zanchi ha chiuso 32esimo, Elias Somvi 40esimo. Vittorio Gambirasio conferma l’ottimo avvio di stagione e giunge ottavo tra gli junior, miglior italiano di categoria. Giornata sfortunata per Claudio Cozzi, vittima di un problema meccanico e fuori dalla finale, e per Edoardo Franco, caduto per ben tre volte nella manche decisiva.
Downhill
Classifica finale uomini
1. Sam Hill (Australia, Iron Horse – Monster Energy) in 3’19”42
2. Steve Peat (Gran Bretagna, Santa Cruz Syndicate) in 3’24”60
3. Fabian Barel (Francia, Subaru – Mondraker) in 3’26”92
4. Florent Payet (Francia, Subaru – Mondraker) in 3’27”77
5. Justin Leov (Nuova Zelanda, Yeti – Fox shox) in 3’28”67
6. Josh Bryceland (Gran Bretagna, Santa Cruz Syndicate) in 3’29”37
7. Sam Blenkinsop (Nuova Zelanda, Yeti – Fox shox) in 3’29”40
8. Greg Minnaar (Sudafrica, Santa Cruz Syndicate) in 3’29”58
9. Fabien Pedemanaud (Francia, Bos – Morewood) in 3’30”04
10. Pasqual Canals Flix (Spagna, Massi) in 3’30”85
11. Chris Kovarik (Australia, Chain Reaction Cycles – Intense) in 3’31”03
12. Julien Camellini (Francia, Chain Reaction Cycles – Intense) in 3’31”17
13. Matti Lehikoinen (Finlandia, MS Intense) in 3’31”41
14. Bernat Guardia (Spagna, MSC) in 3’31”65
15. Adam Vagner (Repubblica Ceca) in 3’32”94
16. Nick Beer (Svizzera, iXS Sports) in 3’33”12
17. Brendan Fairclough (Gran Bretagna, Iron Horse – Monster Energy) in 3’33”90
18. Mickael Pascal (Francia, MSC) in 3’34”10
19. Dominik Gspan (Svizzera) in 3’34”48
20. Damien Spagnolo (Francia, Subaru – Mondraker) in 3’34”70
21. Antonio Ferreiro (Spagna, Massi) in 3’35”59
22. Alan Beggin (Italia, Mapei) in 3’35”67
23. Marco Bugnone (Italia, Ancillotti team) 3’35”81
24. Wyn Masters (Nuova Zelanda) in 3’36”08
25. Marco Milivinti (Italia, Ancillotti team) in 3’36”63
59. Nathan Rennie (Australia, Santa Cruz Syndicate) in 3’48”65
Classifica finale donne
1. Floriane Pugin (Francia, Iron Horse – Playbiker) in 4’05”88
2. Sabrina Jonnier (Francia, Maxxis) in 4’09”77
3. Emmeline Ragot (Francia, Suspension center) in 4’11”18
4. Mio Suemasa (Giappone, MS Intense) in 4’18”52
5. Anaïs Pajot (Francia, Sunn) in 4’18”79
6. Fionn Griffiths (Gran Bretagna, Norco) in 4’22”38
7. Emilie Siegenthaler (Svizzera) in 4’22”68
8. Myriam Nicole (Francia, Ayton) in 4’29”49
9. Céline Gros (Francia, Solid – A-Class) in 4’30”49
10. Petra Bernhard (Austria, Ancillotti FSC Tieschen) in 4’33”49
11. Miriam Ruchti (Svizzera) in 4’39”71
12. Elisa Canepa (Italia, Iron Horse – Playbiker) in 4’42’24
13. Sophie Bordères (Francia, Lourdes VTT) in 4’55”95
14. Elisa Fantonetti (Italia, Ancillotti team) in 4’56”37
15. Hélène Valérie Fruhwirth (Austria, Ciclopia) in 4’58”95
16. Katarina Pialova (Slovacchia, CTK Zilina) in 5’59”82
17. Federica Perardi (Italia, Racing team Dayco) in 6’54”23
Link
Le classifiche complete (pdf): uomini – donne.
Il report sul blog del team Ancillotti.
Una galleria di immagini sul sito del team Chain Reaction Cycles – Intense.
Report e immagini di Bryn Atkinson sul sito di Jill Kintner.
Report e immagini sul blog “local” Underdeep.
Il report sul sito di Justin Leov.
Report e immagini sul sito del team Subaru – Mondraker (in inglese e francese).
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