Dirt intervista Jill Kintner: «A Pechino, poi torno per vincere»
Dirt Mag ha intervistato nei giorni scorsi la campionessa del mondo di four-cross, l’americana Jill Kintner (l’intervista, in inglese, è qui). Dopo le feste di fine anno, la Kintner è tornata in California dove, con suo fratello Paul, ha costruito una pista di BMX in tutto simile a quella olimpica di Pechino: «Il mio obiettivo per il 2008 è creare il team olimpico BMX degli Stati Uniti» dichiara. Niente four-cross, quindi, almeno fino a maggio, quando le qualificazioni olimpiche saranno completate, e forse fino ad agosto, dopo l’evento a cinque cerchi. «Tornerò, più forte e determinata di prima – dichiara Jill – alle Olimpiadi tutti saranno veloci, non so chi sarà la ragazza da battere». Perdere la coppa del mondo all’ultima gara, a favore di Anneke Beerten, le è costato molto: la Kintner è da sempre una delle atlete più combattive e sanguigne, e già a Mont-Sainte-Anne, quando cadde in finale, la sua reazione fu al limite della sportività: «Mi spiace più di quanto si possa pensare. Il 2007 è stato un anno difficile per me, soprattutto per le perdite a livello personale, al di fuori delle gare (durante lo scorso inverno, ha perso il padre, ndr). Con solo cinque gare di coppa, era cruciale non commettere errori, e sfortunatamente io ne ho buttate via troppe». Un anno “sabbatico” dalla mountain bike, il 2008, pieno però di impegni nella BMX per arrivare e portare ai Giochi la propria nazione. «Tornerò più forte, più veloce, più furba» conclude. Anche perché ad attenderla, sia a Pechino, sia nel four-cross 2009, ci sarà un’atleta che risponde al nome di Anne-Caroline Chausson.
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